L’ affettatrice

L’affettatrice fu inventata da Wilhelmus Adrianus Van Berkel a Rotterdam, negli ultimi anni dell’Ottocento. Il giovane macellaio olandese desiderava realizzare, sfruttando la sua grande passione per la meccanica, una macchina che fosse in grado di tagliare la carne senza l’impiego di un coltello. Il primo modello di affettatrice, ottenuto dopo molteplici tentativi, prevedeva una lama rotante posta perpendicolarmente a un piatto mobile su cui era posizionata la carne da affettare. Fu così inventata la prima affettatrice meccanica, destinata in seguito a diffondersi in tutto il mondo.

Dopo questa invenzione Berkel istituì una fabbrica a Rotterdam e continuò a sperimentare nella realizzazione di nuovi tipi di affettatrici, depositando molteplici nuovi brevetti. Nel corso degli anni Berkel divenne una vera multinazionale operante a livello mondiale.

Al giorno d’oggi sono disponibili sul mercato sia affettatrici elettriche che manuali. Le ultime sono però sempre più difficili da trovare in vendita, ma non è infrequente vederne in negozi di alimentari o in qualche macelleria dove è possibile trovare un professionista che ne fa uso per servire i suoi clienti.

L’affettatrice a volano è uno strumento che, essendo azionato a mano, non può essere considerato un elettrodomestico. Rara da trovare, può essere utile nelle situazioni in cui la rete elettrica non è funzionante.

Solitamente, un’affettatrice viene fabbricata in alluminio anodizzato e in acciaio inox per quelle sezioni che lavorano a diretto contatto con i prodotti da affettare. La lama è generalmente costruita in acciaio cromato.

Affettatrice a gravità Questo tipo di affettatrice è progettato in modo tale da consentire al prodotto di cadere in un vassoio posto sotto la lama, non appena questo viene tagliato in nuove fette. La lama è inclinata a meno di 90° rispetto al piano di appoggio: questa caratteristica permette al prodotto da affettare di potersi posizionare in prossimità della lama, rendendo più semplice il taglio.

Affettatrice verticale I modelli verticali presentano una lama che opera perpendicolarmente al piano di lavoro. L’utente dovrà occuparsi di spostare il cibo da tagliare e di sfilare le fette di prodotto con una pinza, accompagnandole infine nel vassoio. Questo è il tipo di affettatrice più contenuto dal punto di vista delle dimensioni.

Affettatrice automatica Questo tipo di affettatrice viene impiegato in ambienti in cui si preferisce ottenere un taglio molto rapido dei prodotti. Le affettatrici automatiche, infatti, sono modelli evoluti che permettono di ottenere dei risultati estremamente rapidi senza penalizzare la qualità del taglio.

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